Si è svolta a Roma dall’11 al 12 marzo 2023 l’Assemblea Nazionale dei referenti diocesani del Cammino Sinodale. Un incontro scandito da numerosi interventi, partecipato e fecondo.
Dopo l’introduzione spirituale sulla fase sapienziale che la Chiesa si accinge a vivere accompagnata dall’immancabile presenza dello Spirito Santo, sono state messe in evidenza nuove prospettive del Cammino Sinodale che, seppur con sorprese e imprevisti, rende sempre più chiaro l’obiettivo: essere Chiesa/Comunità aperta, agile e scattante. Sempre giovane.
Nella prima parte della due giorni nella città eterna, il racconto dell’esperienza dell’Assemblea continentale e dello stato dell’arte sui Cantieri ha poi completato il quadro del progetto.
È a questo punto che, in un clima fraterno e di condivisione, i partecipanti si sono ritrovati ai Tavoli sinodali per dar voce alle esperienze dei cantieri in corso, ognuno nella propria diocesi.
Proprio “ai tavoli” è emerso in maniera inequivocabile che lo stile sinodale (l’ascolto) ormai ha preso piede e se si considera il fatto che c’è qualcosa di atavico in questo, tutto si spiega.
Dove ci si ascolta, infatti, la maggior parte delle volte nella vita di tutti i giorni? A tavola!
Momento in cui la famiglia si riunisce per pranzo e/o cena. Una sana e bella abitudine da recuperare, se si fosse perduta.
Ma a Roma i lavori procedevano a ritmo battente, con entusiasmo e curiosità. La soglia dell’attenzione ha avuto un picco quando, dopo aver ascoltato le relazioni inerenti la conclusione della fase narrativa (2021-2022) in cui è stato dato spazio all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori e successivo ascolto della consultazione del Popolo di Dio, hanno fatto seguito altri tavoli di lavoro, introducendo quello che si vivrà nella fase sapienziale (2023-2024) “(…) le comunità, insieme ai loro pastori, s’impegneranno in una lettura spirituale delle narrazioni emerse nel biennio precedente, cercando di discernere “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” attraverso il senso di fede del Popolo di Dio”.
Anche per questa fase, ci sarà bisogno di servizio appassionato e competente, capace di creare rete per cogliere i bisogni di tutti, attraverso l’ascolto della Parola di Dio.